Pagine: 111
Prezzo: 20€ (cartaceo)
Buonsalve lettori e Buon Natale! Oggi, vigilia di Natale, torno con la recensione di un libro tipico di questo periodo e che ho piacevolmente riletto in occasione di un Review Party organizzato in occasione della sua nuova pubblicazione.
Il 19 di Dicembre (data non casuale, la stessa in cui fu pubblicato per la prima volta il libro) è infatti uscito per Rizzoli,
che ringrazio per averci permesso di creare questo evento e per la copia
cartacea, Canto di Natale di Charles Dickens, grande classico natalizio
riportato in libreria in una nuova, stupenda edizione illustrata da Iacopo Bruno,
fondatore dello studio milanese di grafica e illustrazione The World of DOT.
Quando si parla di A Christmas Carol, a molti di noi probabilmente verrà subito
in mente l’adattamento targato Disney del 1983 dal titolo “Canto di Natale di Topolino”: chi, infatti, non ha mai visto questo
classico d’animazione tipico delle feste, mandato e rimandato in televisione
durante il periodo natalizio e che, non a caso, ha come protagonista il burbero
e taccagno Zio Paperone, che in America prende il nome del protagonista di
questo libro, Scrooge. Eppure, malgrado quello che si crede comunemente, il libro di Charles Dickens non è propriamente
definibile come una fiaba per bambini, anzi nasconde una forte critica sociale
a quell’età vittoriana protagonista di ogni romanzo dell’autore inglese. Primo
tra tutte c’è infatti la critica al capitalismo, che costringe i più poveri a
disumani orari di lavoro (le media era sedici ore al giorno), sfruttando anche
i più piccoli, quei bambini spesso protagonisti dei romanzi dell’autore inglese
che, privati di un infanzia, trovano la morte in fabbriche sudice dove i
diritti dei lavoratori sono solo una vana speranza.
Emblema di questa società cinica e arida, che guarda ai più bisognosi con
distacco e disprezzo, è proprio Scrooge, banchiere londinese per il quale il
Natale è solo una perdita di tempo, una seccatura che gli impedisce di
guadagnare quel denaro a cui è avaramente attaccato e che gli ha fatto perdere
tutto, dai suoi affetti alla sua umanità. Scrooge è un personaggio dal destino apparentemente
segnato, eppure tutto cambia quando una sera, precisamente la vigilia di
Natale, riceverà la visita del suo socio in affari recentemente morto, Jacob
Marley (la cui anima non è stata salvata e che ora è costretto a vagare per il
mondo legato a catene pesantissime) il quale gli annuncia l’arrivo da là a
poche ore di altri tre spiriti – quello del Natale passato, quello del Natale
presente e, infine, quello del Natale futuro.
Pubblicato per la prima volta nel dicembre del 1843, il libro si presentava
come un racconto in cinque atti, e fu accolto subito con successo dal pubblico e dalla
critica (in pochi giorni furono vendute ben seimila copie), venendo ben presto
ristampato più volte in patria e poi tradotto in molti paesi esteri (in Italia
la prima traduzione risale al 1897); come per questa nuova edizione, anche l’originale
era illustrata.
Il primo illustratore del romanzo fu il londinese John Leech, che alle spalle
aveva una carriera di illustratore per giornali come lo Shilling Magazine. Proprio come molte delle illustrazioni
originali, anche queste presentate da Bruno sono a colori, e ci accompagnano
dalla primissima pagina, dove troviamo un ritratto di Dickens, fino al lieto
finale.
I suoi disegni e il suo stile sono vividi: attraverso minuziosi e precisi dettagli catturano perfettamente le caratteristiche dei singoli personaggi,
il momento che stiamo leggendo e i piccoli dettagli della scena che stanno
illustrando; i colori, poi, sono brillanti, elegantemente accesi e in ognuno di loro
ritroviamo le tonalità tipiche del Natale – rosso, verde, oro - le stessi che possiamo ammirare anche nella
copertina. L’edizione della Rizzoli è curata nei minimi dettagli, con dei
materiali di alto livello (a partire dalla copertina in cartonato rigido e proseguendo con la qualità dei fogli usati per la stampa) che esaltano ancor di più le illustrazioni: se volete fare un regalo originale a un amico o un parente amante del Natale o, ancora, siete appassionati collezionisti, questo è un prodotto da non farvi scappare!
Canto di Natale è il mio classico natalizio preferito di sempre, quindi non posso far
altro che invitarvi a leggerlo (o rileggerlo come nel mio caso) e, dunque, a
comprare questo splendido libro. Io ringrazio ancora una volta Franci di Coffe & Books per aver organizzato l’evento (mi raccomando,
passate anche da lei e dalle altre ragazze!) e la CE per averci permesso di
leggere e recensire il romanzo.
Una recensione molto bella, grazie mille per aver partecipato all'evento e buone feste! <3
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