Autore: John Gwynne
Titolo: L'ombra degli dei - La Saga dei Fratelli di Sangue
Casa Editrice: Fanucci Editore
Pagine:464
Prezzo: 20€ (cartaceo), 14.99€ (digitale)
Trama: Le saghe più grandi sono scritte con il sangue. Dopo che gli dèi
combatterono fino a estinguersi, il cataclisma che produsse la loro
caduta distrusse la terra di Vigrid. Ora sta sorgendo un nuovo mondo, in
cui gli jarl assetati di potere si scontrano tra loro e i mostri si
aggirano per i boschi e le montagne. Un mondo in cui le ossa degli dèi
morti detengono ancora un grande potere per coloro che sono abbastanza
coraggiosi – o disperati – da cercarle. Mentre i sussurri di guerra
echeggiano tra montagne e fiordi, il destino segue le orme di tre
persone: una proprietaria terriera impegnata in una missione pericolosa,
una nobildonna che ha rifiutato il privilegio in cerca di fama in
battaglia e uno schiavo che insegue la vendetta tra i famosi mercenari
conosciuti come i Fratelli di Sangue. Tutti e tre plasmeranno il destino
del mondo mentre ancora una volta cadrà sotto l'ombra degli dèi...
Ambientato in un mondo nuovo di zecca e ispirato ai miti norreni che
narrano di magia e feroce vendetta, "L'ombra degli dèi" dà il via a una
nuova saga fantasy epica, ricca di sentimento, battaglie, forza, potere.
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"Questo è un mondo di sangue. Di zanne, artigli e ferro affilato. Di vite brevi e morti dolorose"
L'Ombra
degli dei è il primo romanzo di John Gwynne che leggo. Famoso per
Malice, la sua serie più famosa e che mi riprometto di leggere quanto
prima, Gwynne torna in Italia sempre grazie a Fanucci (che rigrazio per la copia omaggio) con una nuova avventura ispirata alla
mitologia norrena e a quella di Beowulf. Centro delle vicende è Vigrið,
mondo creato dai resti del Godfalla, la caduta degli dei che ha spezzato
il mondo e in cui vivono i nostri tre protagonisti: Orka, donna e madre
fiera, che farà di tutto per riavere suo figlio; Varg, uno schiavo
thrall che ha promesso di vendicare con ogni mezzo la morte di sua sorella; Elvar,
giovane donna in fuga dal suo passato e in cerca di un futuro che le
porti fama e gloria. Apparentemente le loro vite non sembrano legate,
fino a più di metà libro Gwynne non ci mostra da chi o cosa queste tre
persone sono legate. Piano piano, però, notiamo che le loro avventure - e
i loro destini - saranno legati da avvenimenti già da tempo in moto e
che potrebbero risvegliare un lontano passato che si pensava morto e
sepolto.
"Il passato scorre in profondità nel nostro sangue e
nelle nostre ossa" mormorò "Una corda che non possiamo vedere e che ci
lega a esso, che ci piaccia o meno"
La grande forza di questo
libro sta proprio nei tre protagonisti e nella loro minuziosa
caratterizzazione. La mia preferita penso sia Orka, una donna guerriero
che non ha paura della morte, disposta a tutto per raggiungere il
proprio obbiettivo e la sua vendetta. Era da tanto che non mi imbattevo in un personaggio
femminile così completo e di spessore e leggere i suoi capitoli e i suoi
pensieri mi ha trasmesso tantissime emozioni. Anche Varg mi è piaciuto
davvero molto, lui che ha vissuto tutta la sua vita come uno schiavo e
che solo con i Fratelli di Sangue scoprirà il suo vero valore e avrà
risposte alle domande che da sempre lo perseguitano. Nel complesso anche
Elvar è un bel personaggio, anche se con lei ho fatto fatica ad
empatizzare, ma penso che questo sia voluto dall'autore - in ogni caso
qualcosa mi dice che anche lei, da perfetto personaggio grigio quale si è dimostrata, mi darà soddisfazioni nei libri
successivi.
Parliamo poi dello stile: Gwynne sa scrivere in modo pazzesco, ha alle
spalle uno studio egregio della cultura norrena, tanto che in alcuni
momenti mi sembrava di leggere un romanzo storico piuttosto che un
fantasy. Inoltre, la sua forza è quella di essere avvincente e
coinvolgente senza mai essere prolisso: ho letteralmente divorato le
400+ pagine di questo romanzo e mai una volta mi sono annoiata. Sin dai
primissimi capitoli si entra subito nel vivo dell'azione, tra intrighi
politici, battaglie avvincenti, colpi di scena più o meno inaspettati e momenti introspettivi e commoventi.
Nessun personaggio, nessun avvenimento, anche quello che può sembrare
inutile, è scritto senza uno scopo ben preciso. Certo, inizialmente
potreste non cogliere i riferimenti, ma quando i tasselli iniziano a
mettersi al proprio posto si rimane colpiti dalla genialità del tutto. E
poi quelle pagine finali... santo cielo, che bomba!
"Abbiamo tutti paura, ma combattiamo lo stesso. E ci guardiamo la schiena a vicenda. Noi siamo i Fratelli di Sangue"
Questo libro potrebbe essere definito da molti come un grande prologo per quello che verrà - come suddetto ci dà solo un assaggio di tutte le cose che accadranno - e io non vedo l'ora di leggere il prossimo, sicura che Gwynne ci ha solo
fatto intravedere il potenziale di questo universo e dei suoi
personaggi! Se ancora non avete letto nulla di questo autore allora
rimediate quanto prima, magari iniziando proprio con "L'Ombra degli
dei".
VOTO FINALE:/5🌟
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