martedì 16 maggio 2017

As Travars. Viaggiare




As Travars. To Travel



TITOLO: A Darker Shade of Magic
AUTORE: Victoria Schwab
PAGINE: 400
EDITORE: Tor Books
PREZZO: 20,34€ / 25,99$ (hardback)

Se non avete mai sentito perlare di questo libro o della trilogia "Shades of Magic" di Victoria Schwab, allora forse questo post potrebbe essere l'occasione adatta per informarvi e saperne di più.
Io stessa mi sono approcciata a questo libro dopo aver letto e sentito molte recensioni, tutte entusiaste, su questo primo libro di una trilogia che, a detta del pubblico, si prospetta entusiasmante e ricca di misteri e magia.
Proprio la magia entra subito in campo dalle primissime righe, facendo capire al lettore che ciò che sta per leggere, il mondo - anzi i mondi - in cui sta per entrare sarà qualcosa di mai visto prima.

Kell wore a very peculiar coat.
It had neither one side, which would be conventional, nor two, which would be unexpected, but several, which was, of course, impossibile.

Il cappotto di Kell e il suo essere così peculiare/insolito fa da apripista a un mondo in cui non esiste un solo mondo, ma ben quattro e dove la magia esiste, è tangibile, vibrante e, soprattutto, più viva di quanto non si pensi.
Kell è un Antari, uno dei due rimasti ancora in vita, messaggero tra i reami e unico a poter creare e passare attraverso portali intrisi del proprio sangue da una realtà all'altra, custode di una magia tanto potente e antica da generare spesso odio e sospetto.
I quattro mondi che Victoria Schwab ci presenta sono tutti denominati con il nome di Londra, quattro Londra ben distinte, capitali di isole con nomi diverse, grandi potenze in cui la magia è tanto svanita quanto potente più che mai: c'è la Londra Grigia, la Londra dell'800 che tutti noi conosciamo, governata dal "Mad King George III" e da suo figlio, il Principe Reggente, più avanti conosciuto con il nome di George IV di Hannover.
Proprio nella "nostra" Londra si apre il libro, in cui viene presentato Kell, portatore di un messaggio da parte della famiglia reale della Londra Rossa, la Londra in cui Kell è cresciuto e in cui la magia è ovunque e profuma di fiori, controllata da una popolazione che la sa padroneggiare e non ne fa segreto, che anzi tende ad emarginare coloro che non sono in grado di dominare gli elementi ed essere degni di quel potente e svavillante mondo.
Ma Kell non è l'unico Antari vivente, poichè ben presto facciamo la conoscienza di un secondo Antari, Holland, un personaggio in un primo momento minaccioso e temibile, potente forse più di Kell, sicuramente uno dei personaggi migliori che la Shwab ci presenta in questa sua prima fatica, uno di quelli che a me hanno affascinato e intrigato di più e che proprio non sono riuscita a disprezzare realmente neanche per un secondo.
Holland è al servizio dei gemelli Dane, i temibili regnanti della Londra Bianca, in cui la magia per molti anni è stata controllata inutilmente, i cui abitanti e sovrani hanno fatto di tutto per tenerla a bada, per sopprimere il suo potere, alterando il prezioso "equilibrio" che contraddistingue coloro che la sanno usare con cautela, senza mai perdere il proprio Io.


"If red was the color of magic in balance—of harmony between power and humanity—then black was the color of magic without balance, without order, without restraint."


Il Nero è il colore della magia senza equilibrio, senza ordine; Nero è il caos, il colore dell'ultima Londra, la Londra Nera persa per sempre, in cui la magia ha preso il sopravvento degli abitanti, trasformandoli in esseri senza coscienza, trasformandoli in polvere.
La Londra Nera è diventata leggenda, le sue storie sono le storie narrate per spaventare i bambini; la Londra Nera esisteva quando le porte erano ancora aperte e le persone libere di viaggiare per i quattro mondi, quando la magia regnava in ognuno di essi, centinaia e centinaia di anni prima.
Eppure, qualcosa di quella Londra sembra essere sopravvissuta, qualcosa che Kell si ritrova tra le mani suo malgrado, che lo porta a scontrarsi con la protagonista femminile del romanzo, Lila Bard, una ladra professionista, nata e cresciuta per le strade della Londra Grigia, la nostra Londra.

"You don’t know anything about these worlds,” he said, but the fight was bleeding out of his voice.
“Sure I do,” countered Lila cheerfully. “There’s Dull London, Kell London, Creepy London, and Dead London,” she recited, ticking them off on her fingers. “See? I’m a fast learner
."


Lila è scaltra, è furba, è strafottente e non ha paura di niente e di nessuno. Ha diciannove anni, ma sembra aver vissuto quattro vite; attraverso di lei, la Schwab ci mostra la vita nella Londra dell'800, in cui per vivere dovevi lottare ogni giorno, poiché ogni giorno avrebbe potuto essere l'ultimo.
Lila non ha famiglia, il suo passato è un mistero, ma con Kell ha la possibilità di avere ciò che da sempre ha cercato: un'avventura.
E l'avventura prosegue durante tutto il corso del libro, in un ritmo incalzante, pagina dopo pagina, senza mai essere noiosa e banale.
Lila non è la solita protagonista, non è sciocca e non è fortunata, conta solo sulle sue abilità e non ha sconti di alcun genere. Lila è un'eroina non perchè ha super poteri, ma perchè lo è dovuta diventare e questo le permette di sopravvivere e, in alcune occasioni, di salvare perfino la vita di Kell.
Infine, cosa non meno rilevante, ho apprezzato moltissimo la mancanza dell'instalove tra i due protagonisti: più che possibili amanti, Kell e Lila sono dei "partners in crime", sono l'uno la spalla dell'altra, sono molto spesso spassosi e si trattano con reciproco rispetto e ammirazione. Anche per questo, ho apprezzato tantissimo questo romanzo fantasy, che non fa affatto sentire la mancanza di - alle volte - smielato romanticismo tra due persone appena conosciute.

Per chi cerca un romanzo fresco, originale, avventuroso e, soprattutto, magico, il primo volume della trilogia "Shade of Magic" di Victoria Schwab è forse l'esempio più adatto che si possa trovare a momento in circolazione tra la narrativa contemporanea.


   5/5 stelle
🌟🌟🌟🌟🌟


martedì 9 maggio 2017

Remember, it's only a game...





Titolo: Caraval
Autore: Stephanie Garber
Data di uscita (UK): 31 gennaio 2017
Editore: Hodder and Stoughton Ltd.
Lingua: Inglese (presto uscirà in italiano)
Prezzo di copertina: 15,99€ | 12,99£ (hardcover)










Caraval è il primo libro di una duologia, debutto dell'autrice americana Stephanie Garber, che narra la storia di due sorelle, Scarlett e Donatella (Tella), figlie di un ricco e potente uomo che, sin da quando erano piccole, ha cercato di controllare le loro vita attraverso minacce e violenza.
Sin dall'infanzia, anche grazie alle storie narrate dalla loro nonna, le due ragazze sognano di prendere parte al fantastico e misterioso show di Caraval e conoscere l'enigmetico Legend, creatore di questo magico gioco.
Dopo anni trascorsi scrivendo lettere nella sperenza di partecipare, come sua nonna prima di lei, al famoso spettacolo e a pochi giorni dal suo matrimonio con un misterioso conte di cui non conosce l'identità e con cui ha sempre comunicato solo tramite lettere, Scarlett riceve una risposta da Legend, un invito - anzi tre - per pertecipare al magico "game" e tentare di vincere il premio in palio: un desiderio!
Un desiderio che deve a tutti i costi vincere se vuole ritrovare sua sorella Donatella, scomparsa misteriosamente, anzi rapita, poco dopo il loro arrivo all'Isla de los Sueños, luogo in cui sta per iniziare la loro avventura con Caraval.
Caraval, più che un circo o un gioco, è una performance vera e propria, in cui ogni partecipante ha un ruolo ben definito, una parte dalla quale non può allontanarsi per nessun motivo al mondo; è, inoltre, ciò che più si avvicina alla magia in un mondo non ben definito dall'autrice, cosa questa che, a mio parere, pecca e fa sembrare la lettura incompleta sotto certi punti di vista e che, spero, venga chiarita e descritta ampliamente nel successivo.
La trama si sviluppa sempre sul filo del rasioio, senza mai ben sapere cosa sia reale e cosa non lo sia, di chi fidarsi e di chi tenere lontano, mentre l'ombra della follia cerca di insinuarsi nella mente della protagonista, Scarlett, che, in più di una volta, si domanda se ciò che sta vivendo sia reale o frutto della sua immaginazione.
La narrazione procede inizialmente lenta seppur all'inzio l'autrice ci fa tante promesse, promesse che non sembrano arrivare e che in alcuni momenti mi hanno fatto temere, anche a causa di una protagonista (Scarlett) con cui inizialmente ho fatto fatica ad empatizzare e che mi sembrava alle volte fin troppo naif, che questo libro fosse una delusione, niente a che vedere con Il Circo della Notte, libro a cui è stato paragonato e che ho amato; poi la svolta arriva, finalmente, e il ritmo si fa incalzante, i misteri vengono svelati e ogni pagina è un'emozione diversa, un giro sulle montagne russe che ti porta a chiedere, proprio come fa Scarlett, fino a che punto Caraval sia "solo un gioco" e non qualcosa di più perverso e oscuro.
Meritata menzione va a Julian, il protagonista maschile di questa storia che, forse più di tutti, nasconde mille segreti: suo malgrado, il giovane che ci viene presentato come un tipo poco raccomandabile è costretto, anche a causa di eventi non previsti, a essere lagato e aiutare la protagonista a salvare sua sorella minore, immischiandosi così in un viaggio ricco di insidie, in cui pian piano il suo torbido passato verrà allo scoperto.
Lui, a mio parere, è il personaggio migliore in questo libro nonostante tutto: forse ci sono alcune forzature in un paio di punti e poi c'è l'instalove che a me non ha mai fatto impazzire, ma che in questo caso non è riuscito a farmi rimanere indifferente, perchè alla fine di tutto, nonostante ciò che accade, i sentimenti di Julian sembrano essere i più genuini di tutti.
Per tutti questi motivi, oltre che per le belle seppur semplici descrizioni, e nell'attesa di leggere il secondo e conclusivo libro - il finale mi è piaciuto, anche se ovviamente ci sono ancora delle cose da chiarire - do al libro quattro stelle su cinque, nella speranza di scoprire molto di più del mondo che ruota attorno a Caraval, dei suoi costumi e, per ultimo, dei misteri non ancora risolti.

CONSIGLIATO! ☆☆☆☆

Cosa si scrive quando non sai bene cosa scrivere?

Cosa si scrive quando non sai bene cosa scrivere? E cosa si scrive quando sei chiamato/a a riempire la pagina vuota del tuo primissimo post del tuo primissimo blog? Io sinceramente non lo so.
Non ho mai tenuto un blog prima, questo è il mio primo, piccolo esperimento che ha lo scopo di scoprire se ho davvero qualcosa da dire e se, soprattutto, a qualcuno interessa ciò che scrivo - sempre che ci sia qualcuno che leggerà i miei flussi di coscienza!

Il primo e principale motivo che mi ha portato ad aprire un blog è il mio amore - ossessione? massì, diciamo pure ossessione - per il libri. Libri di ogni genere, ambientati in qualsiasi epoca, con protagonisti nati dalla fantasia di telentuosi autori o realmente esistiti.
Quindi sì, sostanzialmente qui troverete tutte le mie letture periodiche, quelle in corso e quelle terminate; le recensioni più o meno accurate, i miei personali pensieri circa i libri e i loro personaggi, ciò che mi hanno trasmesso. Ma non mancherà anche altro, ovviamente! :3
Non so se riuscirò nel mio intento come spero, sicuramente farò del mio meglio, quindi restate collegati in attesa del primo, vero post sensato di questo piccolo spazio che ho deciso di ritagliarmi.


Valsh.

Post in Evidenza