Autore: Alice Winn
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 432
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 432
Prezzo: 18.00€
Trama: Alla fine di tutto, per tutti, l'inverno diventa primavera. Quando
ha ascoltato per la prima volta i versi di "In Memoriam" di Tennyson,
Gaunt era all'ultimo anno di scuola. Ricorda perfettamente la voce
baritonale del suo migliore amico Sidney mentre li recitava nel cortile
del collegio, in un pomeriggio plumbeo. È stata una bella giornata,
quella, pensa, sdraiato su una brandina cigolante, con la testa bendata e
la mascella rigida. Rigida come la bocca spalancata del soldato che ha
calpestato fuggendo per trovare riparo in trincea. Non riesce a
toglierselo dalla testa e le uniche cose che lo tengono ancorato alla
realtà sono Tennyson e le lettere che Sidney gli ha inviato
dall'Inghilterra, dandogli notizie sui compagni, sulle lezioni, sugli
studi. Gaunt darebbe l'anima per tornare a quei giorni, a discutere di
metrica e poesia greca, invece di indossare la divisa. In collegio l'eco
delle bombe e dei proiettili era pioggia, qui è tuono insondabile.
Eppure ci sono quei versi. Eppure ci sono due braccia che lo stringono
forte e un corpo caldo con cui condividere il misero spazio della
brandina. Il respiro di Sidney, accanto a Gaunt, lo rassicura e,
lentamente, lo rende consapevole del cuore che batte. D'altronde, la
letteratura lo insegna: la tragedia della guerra non può annientare
l'amore. Una storia che racconta ombre e luci dell'inizio del Novecento,
attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l'uno nell'altro
la forza di superare l'insensatezza del conflitto e consolazione
nell'immortale lezione dei classici, appresa tra i banchi di scuola.
Quando ci si accorge che un libro che stai
leggendo diventerà uno dei tuoi preferiti di sempre? Con In Memoriam,
straordinario debuto di Alice Winn, penso di averlo capito ancor prima di raggiungere le 100 pagine. Dedica a una generazione spezzata, distrutta
dalla guerra, In Memoriam è un libro dolorosamente meraviglioso che
attraveso due punti di vista, quello di Henry Gaunt e di Sidney Elwood,
ci racconta gli orrori del primo conflitto mondiale, rendendoli quanto
mai attuali, accostandoli a un sentimento d'amore proibito - quello tra
due giovani ragazzi rappesentanti dell'Inghilterra edwardiana oramai al
tramonto - che dura una vita intera. Gaunt e Elly si amano da sempre, da
quando si conoscono, ma nessuno dei due è mai riuscito a dichiararsi
all'altro per il timore di essere respinto. E' solo la guerra, il
ritrovarsi loro malgrado dietro le trincee - Henry sotto pressione della
sua famiglia, di origine tedesche; Sidney per il dovere, per il
richiamo della patria e di quella guerra solo apparentemente
cavalleresca e nobile di principi - che li spinge finalmente l'uno tra
le braccia dell'altro, uniche ancore di salvezza in un inferno che
inghiotte i loro amici, restituendo solo cadaveri.
"Una volta mi hai detto che stavo sperecando il mio tempo... adesso comincio a pensare che avevi ragione. Ho passato anni ed anni a percorrere stradine di campagna con Elwood al mio fianco e le mani in tasca... che vigliacco sono stato! [...] Forse preferirei che Elwood avesse finto di amarmi, anche solo per poche settimane, piuttosto che non avere nulla. Nella mia mente esiste uno spazio vuoto che avrei potuto riempire con quei ricordi"
Struggente fino all'inverosimile, emozionante come pochi romanzi che abbia mai letto, In Memoriam è figlio di un lavoro minuzioso che deriva da fonti magnifiche come quelle lasciate da persone come Vera Brittain; i personaggi creati dalla Winn sono vibranti, figli della loro epoca e allo stesso tempo contemporanei, pieni di fragilità. Straziante è vedere questa generazione di giovani ragazzi cadere come foglie uno dopo l'altro, ancora ragazzini, per non dire bambini - hanno 17, 16, anche 15 anni. Tutti loro sono stati allevati con il mito della guerra romantica, decantata da poeti che hanno distorto il sangue e la disperazione per trasformarli in onore e gloria immortale. Anche se per poco ti affezioni ad ognuno, anche se sai, LO SAI, che presto il loro destino sarà segnato e tutto ciò che rimarrà della loro breve vita sarà scritto in un telegramma alle loro famiglie, in un In Memoriam sulle pagine di un giornale scolastico. Eppure li ami: ami Henry e Sidney, ma anche Gideon e Archie, David e Cyril, persino personaggi fugaci come Sandys.
"E' stato solo un sogno" Gaunt scosse la testa "No, continuo a ripetermelo, ma è tutto terribilimente reale"
Mi è piacito immensamente come Alice Winn abbia affrontato il tema della PTSD, a quell'epoca sconosciuta o chiamata semplicemete trauma da granata: ognuno dei personaggi ne soffre, ne soffrirà per sempre e fa riflettere quando in 100 anni la medicina abbia fatto passi da gigante, ma allo stesso tempo stringe il cuore come queste persone fossero lasciate a loro stesse, in balia di orrori che li accompagnavano ben dopo la fine della guerra e li lasciavano dei gusci vuoti. E questo non vale solo per gli inglesi, ma anche per i tedeschi, che in questo libro si prendono anche loro il loro piccolo spazio, dimostrandosi non delle macchine da guerra spietate, ma degli esseri umani, dei ragazzi proprio come i loro nemici, mandati al macello dai loro governi, da generali che vedranno le trincee solo da lontano.
"Mio carissimo Sidney, mio tesoro" Non c'era scritto nient'altro. Muta carta bianca, vuota e priva di significato. Una virgola, seguita dal nulla. La morte riassunta dalla grammatica."
Non cambierei nulla di questo libro, niente: per quanto abbia fatto male, per quanto abbia anche pianto in alcuni momenti, tutto è andato come doveva andare, per quanto ingiusto e crudele possa essere. Dopo tutto, è pur sempre un romanzo storico, imita la vita e non è spesso la vita maledettamente ingiusta? Anche per questo, mi sembra giusto elencarvi i trigger warning prima di concludere: guerra, amputazioni di arti, sangue, omofobia, lutto, morte di minori, descrizione di cadaveri, shell shock, bullismo, razzismo.
Come avevo già detto quando l'ho letto la prima volta in inglese, consiglio e continuerò a consigliare fino allo sfinimento in Memoriam di Alice Winn: un libro che fa riflettere, che parla del passato, ma anche del presente.
Io ringrazio tantissimo la Garzanti che mi ha permesso di rileggerlo e le personcine adorabili che hanno partecipato all'evento insieme a me.
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