venerdì 8 marzo 2019

La Musa degli Incubi [RECENSIONE]




TITOLO: La Musa degli Incubi (Muse of Nightmares)
AUTORE
: Laini Taylor
PAGINE: 526
EDITORE: Fazi Editore (collana Lainya)
PREZZO: 15,00 euro (paperback), 7,99 euro (eBook)




TRAMA: La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l’unico capace di fronteggiare l’oscura Minya, animata dall’implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l’esperienza le ha insegnato che l’odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l’odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli?



*


«Tanto tempo fa, c'era un silenzio che sognava di diventare una canzone...»




RECENSIONE: La Musa degli Incubi è uno dei titoli del 2019 che più attendevo. Seguito de Il Sognatore, è stato accolto immediatamente da giudizi positivi sia all'estero che in Italia, catturato la mia curiosità a tal punto che me lo sono procurato il giorno stesso della sua uscita.
Portato nel nostro paese sempre dalla Fazi editore nel mese di Febbraio, questo secondo e ultimo libro della duologia di Laini Taylor è stato per me un altalenarsi di alti e bassi, di momenti in cui sono stata quasi tentata di abbandonarlo, a quelli in cui ho divorato le pagine una dopo l'altra. Di questo, però, parlerò più avanti.
Il libro riprende esattamente da dove si era interrotto: Lazlo Strange, taciturno bibliotecario di Zosma, è diventato un dio dalla pelle blu capace di dominare il mesarzio, metallo indistruttibile e misterioso; Sarai, invece, è divenuta un fantasma dopo la tragica caduta dal serafino che ha portato alla sua prematura e sconvolgente morte.
La prima parte del romanzo si focalizza su Minya, eterna "bambina cenciosa dagli occhi come gusci di scarafaggio", dalla cui volontà dipende l'esistenza stessa di Sarai: piano piano scopriamo gli orrori che nasconde la sua mente, i ricordi che l'affliggono e hanno alimentato giorno dopo giorno il suo odio, la sua sete di vendetta che sembra non avere limiti, non volersi fermare davanti a niente e a nessuno, neanche per quella che è da sempre la sua famiglia.
La sua storia, insieme a quella di Nova e Kora, sorelle provenienti da un mondo remoto e accomunate da un tragico destino fatto di abusi, violenze e separazioni, è certamente quella più interessante.
Il resto delle vicende, al contrario, procede molto lento e a tratti mi è parso noioso: niente di rilevante accade nelle prime 250 pagine, quel poco che viene rivelato è prevedibile e i personaggi non vengono approfonditi, anzi moltissimi (Feral, Ruby e Sparrow soprattutto) rimangono sullo sfondo e non vengono mai analizzati realmente.

Neanche lo stile sempre elegante e raffinato della Taylor questa volta è riuscito a farmi pesare meno queste pagine, tanto che spesso mi sono ritrovata a fermarmi più e più volte, troppo annoiata e disinteressata alle vicende per andare avanti.
Fortunatamente, la narrazione cambia totalmente nella terza parte, quando il libro sembra iniziare davvero e le vicende si fanno incalzanti e le pagine scorrono fluide e veloci. Non posso dire molto di questa parte, perchè andrei a rivelare troppo, ma posso dire che la protagonista assoluta di questa seconda parte è Nova, donna complessa e misteriosa, con una missione da compiere e disposta a sacrificare qualsiasi cosa per portarla a compimento. Anche su di lei avrei preferito leggere di più, cosa che ancora una volta mi fa dire che queste prime 250 pagine di libro avrebbero potuto essere meglio gestite, così da entrare ancor più in empatia con i personaggi.
Menzione straordinaria va a Thyon Nero e Eril-Fane, uomini molto divesi, ma entrambi complicati e con un passato pesante che grava sulle loro spalle: mi è piaciuto vederli in azione, leggere delle loro emozioni, dei loro cambiamenti, di come si sono approcciati agli altri personaggi e infine sono arrivati a raggiungere quella serenità tanto a lungo desiderata.
Dopo Lazlo, sicuramente sono i miei due personaggi preferiti di questa duologia.

Grande conferma è stata, invece, lo stile di scrittura: oramai è palese che la Taylor sappia scrivere, che lo faccia con grande maestria, in un modo riconoscibile e riesce ad aprire la tua immaginazione e farti viaggiare nei suoi mondi proprio come fossero reali. Certamente una delle migliori autrici fantasy in circolazione.
Spero di leggere altro ambientato in questi suoi mondi fantastici, nuove avventure di Lazlo e della sua famiglia, di questi personaggi a cui, inevitabilmente, mi sono affezionata.
Concludendo, anche se in parte mi aspettavo di più da questo libro, posso comunque affermare che La Musa degli Incubi è un finale degno di una duologia che, seppur non priva di pecche e migliorabile, si è rivelata una lettura piacevole e che consiglio a chiunque voglia approcciarsi al genere o, semplicemente, voglia leggere un buon libro fantasy.

  

«I desideri non si avverano. Sono solo il bersaglio che dipingi attorno a quello che vuoi. Il centro devi sempre colpirlo da sola».
  


3.5/5 stelle      
                                                                                          🌟🌟🌟

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