giovedì 17 marzo 2022

Vento di Libertà [REVIEW PARTY]

 




Autrice: Lelio Bonaccorso
Titolo: Vento di Libertà
Casa Editrice: Tunuè
Pagine: 160
Prezzo: 17,50€ (cartaceo)


Trama: Dina e Jacques appartengono a due famiglie, due mondi e due culture differenti, eppure questo non impedisce loro di innamorarsi. Come potranno però vivere il loro amore, quando messinesi e francesi cercano la reciproca morte? Finzione e realtà storica si intrecciano perfettamente in un graphic novel che ci restituisce l'importanza di tematiche centrali, ieri come oggi: il pregiudizio secondo cui lo straniero rappresenta il pericolo, e l'amore come motore per il raggiungimento della salvezza.

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E’ da poco tornato in libreria con il suo nuovo romanzo a fumetti, Vento di Libertà, Lelio Bonaccorso, già famoso per opere storico-biografiche come “Caravaggio e la ragazza” e “Il Leggendario Federico II”.
Edito Tunuè, che ringrazio tantissimo per la copia cartacea omaggio, quest’ultima opera è ambientata in Sicilia, precisamente a Messina, nel 1266: qui, dopo la caduta della dinastia degli svevi, si sono insediati gli Angionini, i quali governano con il pugno di ferro e affamano la popolazione.
Ed è proprio a Messina, alla vigilia della Rivoluzione del Vespro, che seguiamo le vicende di Dina, protagonista del libro: Dina è una popolana, una donna forte e carismatica; orfana di padre, condannato a morte per proteggere il proprio figlio dopo un tragico incidente in cui era stata coinvolta anche Dina, la giovane donna fa di tutto per provvedere non solo a se stessa, ma anche alla sua famiglia. Come se le cose non fossero abbastanza complicate nella sua vita, la presenza di Jaques, nobile dal buon cuore figlio del dispotico signore della città, andrà ad aggravarle ancora di più: tra i due, infatti, c’è un amore sincero ma proibito, che potrebbe portare entrambi alla rovina…

Confesso che sapevo poco delle vicende storiche della Sicilia di questo periodo storico prima di leggere questo libro: da pugliese anche la mia terra è stata dimora degli Svevi, degli Angioini, degli Aragona, ma a differenza della Sicilia in Puglia non c’è mai stata una rivoluzione degna di nota. La ribellione di un popolo dal suo oppressore è un tema tristemente attuale, e nessuno ne esce mai davvero vincitore. Dina è stata la protagonista che ci meritavamo per una storia del genere: mi è piaciuta molto la sua caparbietà, il suo non arrendersi mai anche quando tutto sembrava perso, quando la speranza era appesa a un filo. Gli accenni storici sono fatti bene, ma purtroppo rimangono tali: accenni. Quello che infatti manca in Vento di Libertà è proprio la tempistica, una narrazione più lenta, che faccia affezionare il lettore ai protagonisti, oltre che immergere completamente nel contesto storico. Nel giro di una manciata di pagine passano mesi e mesi, le battaglie accadono in due tavole e come suddetto non si riesce mai a calarsi completamente nel racconto. Un racconto che, voglio specificarlo, non è affatto brutto, ma che al contrario con un pochino più di minuzia e tempo/pagine poteva essere perfetto. Il finale poi, è agrodolce, proprio come lo è la Storia…

Parlando delle tavole e dello stile di disegno posso dire di essere stata soddisfatta: Bonaccorso è riuscito a riportare i colori della terra, della Sicilia, così come le atmosfere del tempo. Certo, non mancano le scene più cruente – per questo consiglio questa graphic novel a un pubblico maturo, non sotto i 16 anni – in cui gli uomini diventano bestie selvagge, tanto che in queste scene i loro lineamenti vengono totalmente sfigurati.

Vento di Libertà si è rivelata una bella lettura, che sa intrattenere ma anche educare. Lo consiglio a chi è appassionato di Storia, ma anche a chi semplicemente si vuole approcciare a queste tematiche, scoprendo un evento storico poco noto.
Ringrazio ancora una volta la CE per avermi dato la possibilità di leggerlo e di organizzare l’evento, oltre che alle personcine adorate che hanno partecipato.

VOTO FINALE: 3/5🌟

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