martedì 19 aprile 2022

L'ombre degli dei [RECENSIONE]


Autore: John Gwynne
Titolo: L'ombra degli dei - La Saga dei Fratelli di Sangue
Casa Editrice: Fanucci Editore
Pagine:464
Prezzo
: 20€ (cartaceo), 14.99€ (digitale)


Trama: Le saghe più grandi sono scritte con il sangue. Dopo che gli dèi combatterono fino a estinguersi, il cataclisma che produsse la loro caduta distrusse la terra di Vigrid. Ora sta sorgendo un nuovo mondo, in cui gli jarl assetati di potere si scontrano tra loro e i mostri si aggirano per i boschi e le montagne. Un mondo in cui le ossa degli dèi morti detengono ancora un grande potere per coloro che sono abbastanza coraggiosi – o disperati – da cercarle. Mentre i sussurri di guerra echeggiano tra montagne e fiordi, il destino segue le orme di tre persone: una proprietaria terriera impegnata in una missione pericolosa, una nobildonna che ha rifiutato il privilegio in cerca di fama in battaglia e uno schiavo che insegue la vendetta tra i famosi mercenari conosciuti come i Fratelli di Sangue. Tutti e tre plasmeranno il destino del mondo mentre ancora una volta cadrà sotto l'ombra degli dèi... Ambientato in un mondo nuovo di zecca e ispirato ai miti norreni che narrano di magia e feroce vendetta, "L'ombra degli dèi" dà il via a una nuova saga fantasy epica, ricca di sentimento, battaglie, forza, potere.


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"Questo è un mondo di sangue. Di zanne, artigli e ferro affilato. Di vite brevi e morti dolorose"

L'Ombra degli dei è il primo romanzo di John Gwynne che leggo. Famoso per Malice, la sua serie più famosa e che mi riprometto di leggere quanto prima, Gwynne torna in Italia sempre grazie a Fanucci (che rigrazio per la copia omaggio) con una nuova avventura ispirata alla mitologia norrena e a quella di Beowulf. Centro delle vicende è Vigrið, mondo creato dai resti del Godfalla, la caduta degli dei che ha spezzato il mondo e in cui vivono i nostri tre protagonisti: Orka, donna e madre fiera, che farà di tutto per riavere suo figlio; Varg, uno schiavo thrall che ha promesso di vendicare con ogni mezzo la morte di sua sorella; Elvar, giovane donna in fuga dal suo passato e in cerca di un futuro che le porti fama e gloria. Apparentemente le loro vite non sembrano legate, fino a più di metà libro Gwynne non ci mostra da chi o cosa queste tre persone sono legate. Piano piano, però, notiamo che le loro avventure - e i loro destini - saranno legati da avvenimenti già da tempo in moto e che potrebbero risvegliare un lontano passato che si pensava morto e sepolto.

"Il passato scorre in profondità nel nostro sangue e nelle nostre ossa" mormorò "Una corda che non possiamo vedere e che ci lega a esso, che ci piaccia o meno"


La grande forza di questo libro sta proprio nei tre protagonisti e nella loro minuziosa caratterizzazione. La mia preferita penso sia Orka, una donna guerriero che non ha paura della morte, disposta a tutto per raggiungere il proprio obbiettivo e la sua vendetta. Era da tanto che non mi imbattevo in un personaggio femminile così completo e di spessore e leggere i suoi capitoli e i suoi pensieri mi ha trasmesso tantissime emozioni. Anche Varg mi è piaciuto davvero molto, lui che ha vissuto tutta la sua vita come uno schiavo e che solo con i Fratelli di Sangue scoprirà il suo vero valore e avrà risposte alle domande che da sempre lo perseguitano. Nel complesso anche Elvar è un bel personaggio, anche se con lei ho fatto fatica ad empatizzare, ma penso che questo sia voluto dall'autore - in ogni caso qualcosa mi dice che anche lei, da perfetto personaggio grigio quale si è dimostrata, mi darà soddisfazioni nei libri successivi.

Parliamo poi dello stile: Gwynne sa scrivere in modo pazzesco, ha alle spalle uno studio egregio della cultura norrena, tanto che in alcuni momenti mi sembrava di leggere un romanzo storico piuttosto che un fantasy. Inoltre, la sua forza è quella di essere avvincente e coinvolgente senza mai essere prolisso: ho letteralmente divorato le 400+ pagine di questo romanzo e mai una volta mi sono annoiata. Sin dai primissimi capitoli si entra subito nel vivo dell'azione, tra intrighi politici, battaglie avvincenti, colpi di scena più o meno inaspettati e momenti introspettivi e commoventi. Nessun personaggio, nessun avvenimento, anche quello che può sembrare inutile, è scritto senza uno scopo ben preciso. Certo, inizialmente potreste non cogliere i riferimenti, ma quando i tasselli iniziano a mettersi al proprio posto si rimane colpiti dalla genialità del tutto. E poi quelle pagine finali... santo cielo, che bomba!

"Abbiamo tutti paura, ma combattiamo lo stesso. E ci guardiamo la schiena a vicenda. Noi siamo i Fratelli di Sangue"

Questo libro potrebbe essere definito da molti come un grande prologo per quello che verrà - come suddetto ci dà solo un assaggio di tutte le cose che accadranno - e io non vedo l'ora di leggere il prossimo, sicura che Gwynne ci ha solo fatto intravedere il potenziale di questo universo e dei suoi personaggi! Se ancora non avete letto nulla di questo autore allora rimediate quanto prima, magari iniziando proprio con "L'Ombra degli dei".


VOTO FINALE:/5🌟

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