giovedì 24 dicembre 2020

REVIEW PARTY: Canto di Natale

 




Autrore: Charles Dickens & Iacopo Bruno
Titolo: Canto di Natale
Casa Editrice: Rizzoli
Pagine: 111
Prezzo: 20€ (cartaceo)



Trama: Tintinnare di monete e frusciare di banconote: solo a questo pensa il vecchio e avaro Ebenezer Scrooge. Ma tutto cambia nella magica e spaventosa notte di Natale quando Scrooge riceve la visita di tre spiriti che lo costringono ad aprire finalmente gli occhi. E il cuore. La più celebre storia di Natale, toccante parabola fantastica di Charles Dickens, in un volume illustrato da Iacopo Bruno
 
 
 
 
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Buonsalve lettori e Buon Natale! Oggi, vigilia di Natale, torno con la recensione di un libro tipico di questo periodo e che ho piacevolmente riletto in occasione di un Review Party organizzato in occasione della sua nuova pubblicazione.
Il 19 di Dicembre (data non casuale, la stessa in cui fu pubblicato per la prima volta il libro) è infatti uscito per Rizzoli, che ringrazio per averci permesso di creare questo evento e per la copia cartacea, Canto di Natale di Charles Dickens, grande classico natalizio riportato in libreria in una nuova, stupenda edizione illustrata da Iacopo Bruno, fondatore dello studio milanese di grafica e illustrazione The World of DOT.

Quando si parla di A Christmas Carol, a molti di noi probabilmente verrà subito in mente l’adattamento targato Disney del 1983 dal titolo “Canto di Natale di Topolino”: chi, infatti, non ha mai visto questo classico d’animazione tipico delle feste, mandato e rimandato in televisione durante il periodo natalizio e che, non a caso, ha come protagonista il burbero e taccagno Zio Paperone, che in America prende il nome del protagonista di questo libro, Scrooge. Eppure, malgrado quello che si crede comunemente, il libro di Charles Dickens non è propriamente definibile come una fiaba per bambini, anzi nasconde una forte critica sociale a quell’età vittoriana protagonista di ogni romanzo dell’autore inglese. Primo tra tutte c’è infatti la critica al capitalismo, che costringe i più poveri a disumani orari di lavoro (le media era sedici ore al giorno), sfruttando anche i più piccoli, quei bambini spesso protagonisti dei romanzi dell’autore inglese che, privati di un infanzia, trovano la morte in fabbriche sudice dove i diritti dei lavoratori sono solo una vana speranza.
Emblema di questa società cinica e arida, che guarda ai più bisognosi con distacco e disprezzo, è proprio Scrooge, banchiere londinese per il quale il Natale è solo una perdita di tempo, una seccatura che gli impedisce di guadagnare quel denaro a cui è avaramente attaccato e che gli ha fatto perdere tutto, dai suoi affetti alla sua umanità. Scrooge è un personaggio dal destino apparentemente segnato, eppure tutto cambia quando una sera, precisamente la vigilia di Natale, riceverà la visita del suo socio in affari recentemente morto, Jacob Marley (la cui anima non è stata salvata e che ora è costretto a vagare per il mondo legato a catene pesantissime) il quale gli annuncia l’arrivo da là a poche ore di altri tre spiriti – quello del Natale passato, quello del Natale presente e, infine, quello del Natale futuro.

Ogni spirito riporterà il nostro protagonista a un momento ben preciso della sua vita: prima indietro nel tempo, ai natali passati, quando Ebenezer era ancora un ragazzo pieno di sogni e speranze; poi nel presente, a far visita alla sua famiglia e a quella del suo unico dipendente, Bob Cratchit, che vive in una casa modesta, con poco denaro e un figlio gravemente malato e prossimo alla morte, Tim; infine,  arriva alla sua porta l’ultimo spirito, quello del natale futuro, un essere inquietante che ha le sembianze della morte e che gli farà vedere il suo futuro imminente, ovvero la sua tomba spoglia e desolata, dove nessuno va a fargli visita e il suo corpo giace dimenticato da tutti. Eppure, non tutto è ancora perduto e, attraverso quella redenzione puramente cristiana, Ebenezer può ancora rimediare ai suoi errori, cambiare se stesso e cambiare non solo il presente, ma anche il futuro…

Pubblicato per la prima volta nel dicembre del 1843, il libro si presentava come un racconto in cinque atti, e fu accolto subito con successo dal pubblico e dalla critica (in pochi giorni furono vendute ben seimila copie), venendo ben presto ristampato più volte in patria e poi tradotto in molti paesi esteri (in Italia la prima traduzione risale al 1897); come per questa nuova edizione, anche l’originale era illustrata.
Il primo illustratore del romanzo fu il londinese John Leech, che alle spalle aveva una carriera di illustratore per giornali come lo Shilling Magazine. Proprio come molte delle illustrazioni originali, anche queste presentate da Bruno sono a colori, e ci accompagnano dalla primissima pagina, dove troviamo un ritratto di Dickens, fino al lieto finale.
I suoi disegni e il suo stile sono vividi: attraverso minuziosi e precisi dettagli catturano perfettamente le caratteristiche dei singoli personaggi, il momento che stiamo leggendo e i piccoli dettagli della scena che stanno illustrando; i colori, poi, sono brillanti, elegantemente accesi e in ognuno di loro ritroviamo le tonalità tipiche del Natale – rosso, verde, oro -  le stessi che possiamo ammirare anche nella copertina. L’edizione della Rizzoli è curata nei minimi dettagli, con dei materiali di alto livello (a partire dalla copertina in cartonato rigido e proseguendo con la qualità dei fogli usati per la stampa) che esaltano ancor di più le illustrazioni: se volete fare un regalo originale a un amico o un parente amante del Natale o, ancora, siete appassionati collezionisti, questo è un prodotto da non farvi scappare!

Canto di Natale è il mio classico natalizio preferito di sempre, quindi non posso far altro che invitarvi a leggerlo (o rileggerlo come nel mio caso) e, dunque, a comprare questo splendido libro.
Io ringrazio ancora una volta Franci di Coffe & Books per aver organizzato l’evento (mi raccomando, passate anche da lei e dalle altre ragazze!) e la CE per averci permesso di leggere e recensire il romanzo.


1 commento:

  1. Una recensione molto bella, grazie mille per aver partecipato all'evento e buone feste! <3

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