sabato 2 ottobre 2021

Il Filo Avvelenato [Review Party]

 


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Autrore: Laura Purcell
Titolo: Il Filo Avvelenato
Casa Editrice: Mondadori - Oscar Fabula
Pagine: 420
Prezzo: 20,00€ (cartaceo), 9.90€ (ebook)


Trama: Gran Bretagna, prima metà dell'Ottocento. Dorothea Truelove è giovane, bella e ricca. Ruth Butterham è giovane, ma povera e consumata da un segreto oscuro e terribile. Un segreto che rischia di condurla alla forca. I loro destini si incrociano alla Oakgate Prison, dove Ruth è rinchiusa in attesa di processo per omicidio e dove Dorothea si dedica ad attività caritatevoli; soprattutto, qui la ragazza trova il luogo ideale per mettere alla prova le neonate teorie della frenologia – secondo cui la forma del cranio di una persona spiega i suoi peggiori crimini – che tanto la appassionano. L'incontro con Ruth fa però sorgere in lei nuovi dubbi, che nessuna scienza è in grado di risolvere: è davvero possibile uccidere una persona usando solo ago e filo? La storia che la prigioniera ha da raccontare – una storia di amarezze e tradimenti, di abiti belli da morire – scuoterà la fede di Dorothea nella razionalità e nel potere della redenzione. Per tutti gli amanti della letteratura gotica, un racconto da brivido dedicato al male celato dietro il volto dell'innocenza.



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E’ arrivato in libreria qualche giorno fa per Mondadori, che ringrazio per la copia digitale, “Il Filo Avvelenato” di Laura Purcell.
Ambientato nella Londra ottocentesca, il romanzo segue le vicende e i pensieri di Dorothea e Ruth: la prima è una giovane donna della buona società inglese, la cui missione di vita è quella di compiere opere di misericordia nella prigione femminile della città; la seconda, invece, è una ragazza appena sedicenne condannata per omicidio e detenuta nella stessa prigione dove Dorothea assiste le condannate.
Insieme, i loro pensieri daranno vita a un romanzo che promette misteri e oscurità, persino brividi, oltre che  quell’aura gotica che dovrebbe ricordare grandi romanzi dell’epoca come Dracula o Frankenstein.

Dovrebbe, certo, peccato che io non abbia ritrovato nulla di tutto questo. Dorothea, seppur interessata alla frenologia, ovvero alla scienza che basa le sue teorie sulla forma del cranio e di come da questo si arriva alle origini delle azioni criminali delle persone, è un personaggio piatto, snervante e alquanto saccente. La sua carità è, a mio avviso, piena di ipocrisia e dettata dalla noia, così come la sua vita: leggere i suoi pensieri non è stato affatto piacevole, più che una donna mi sembrava di assistere ai capricci di una bambina, tanto che in molte parti, soprattutto in quelle centrali, mi sono trovata a saltare i suoi capitoli.
Molto più interessante, invece, la figura di Ruth: è la sua voce quella che spicca tra le due, la sua narrazione che parte quando era ancora una bambina, figlia di un pittore squattrinato e di una sarta. Proprio grazie alla madre, infatti, Ruth inizia a cucire, mostrano un talento prestigioso che sarà la sua salvezza e al tempo stesso la sua condanna. La sua vita non è facile, subirà moltissimi soprusi e alcune sue parentesi mi hanno ricordato i lavori di Dickens, pieni di denuncia sulla condizione dei lavoratori, specialmente dei lavoratori più piccoli. Eppure, nonostante tutto questo, ho fatto molta fatica a empatizzare con lei, a commuovermi come avrei voluto nei momenti più tristi, a provare le sensazioni che l’autrice cercava di trasmettere con la sua penna.

Problema importante è stato per me proprio lo stile di scrittura – non so se questo sia anche accentuato dalla traduzione o meno – ma nel complesso ho trovato tutto molto piatto, poco approfondito e abbozzato. Non ho sentito la Londra della prima età vittoriana, le sue atmosfere gotiche, tantomeno ho trovato qualcosa che desse al libro credibilità. Anche il rapporto tra le due protagoniste mi ha convinto poco, molto distaccato – ed egoistico dal punto di vista di Dorothea -  e incentrato più che altro sullo studio e su di una presunta teoria scientifica che sulla volontà di aiutare e salvare da una condanna a morte.

Insomma, come probabilmente avrete già capito non consiglio questo libro. Se state cercando qualcosa di gotico, di paranormale o simili questo non è proprio il titolo che fa per voi.  
 
 
Nota finale e doverosa per ringraziare Franci di Coffee and Books per aver organizzato l'evento e invitarvi a leggere la sua e la recensione delle altre persone che hanno partecipato all'evento.


VOTO FINALE: 2/5🌟
 

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