martedì 30 novembre 2021

Lei che divenne il Sole [REVIEW PARTY]

 

 


 


Autrore: Shelley Parker-Chan
Titolo: Lei che divenne il Sole
Casa Editrice: Mondadori - Oscar Vault
Pagine: 408
Prezzo: 20€ (cartaceo) - 10.99€ (ebook)

 

Trama: Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. È così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla. Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l'unica "eccellenza" che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno. Quando un'incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l'identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni? In questo acclamato fantasy storico Shelley Parker-Chan riscrive la vicenda di Zhu Yuanzhang, il contadino ribelle che nella Cina del XIV secolo cacciò i mongoli, unificò il Paese e divenne il primo imperatore della gloriosa dinastia Ming. 

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Arriva in Italia grazie a Mondadori, che ringrazio per la copia digitale in anteprima, una delle mie uscite più attese ed entusiasmanti di quest'anno: “Lei che divenne il Sole” di Shelley Parker-Chan. Il romanzo storico-fantasy racconta la storia della ragazza che divenne Zhu Chongba, il primo imperatore della dinastia Ming: nata povera nella Cina del XII secolo, una ragazza senza nome ruba il destino di suo fratello maggiore, Zhu Chongba, dopo la sua morte e cerca di archiviare la grandezza per cui suo fratello era nato. Così facendo, diventa un monaco prima e una guerriera dopo. Zhu è intelligente, ambiziosa, non ha mai paura di dire la sua o di sacrificare coloro che la seguono; Zhu desidera e vuole la grandezza e volere la grandezza spesso significa dolore e sofferenza, fare cose terribili e persino immorali. Come si può immaginare, non è un'eroina innocente.

Zhu combatte inizialmente nelle fila dei Turbanti Rossi, i ribelli che vogliono sconfiggere la dinastia Yuang (i mongoli), diventandone il comandante; durante questo periodo tra i ribelli incontra Ma, una ragazza discreta ma intelligente che avrà un ruolo importante nella storia. Ma, infatti, ha la sua voce e il suo personale punto di vista in questo romanzo e durante la lettura è diventata anche uno dei miei personaggi preferiti. La sua crescita è incredibile!

Un altro personaggio importante, e il mio preferito in assoluto, è il Generale Ouyang: sin da ragazzino ha servito e serve il principe di Henan e la sua famiglia come schiavo prima e come soldato dopo. Ouyang è un personaggio complesso e interessante: come Zhu, anche lui segue la strada che lo porterà al suo destino e non ha paura di fare tutto il possibile per avere la sua vendetta e per realizzare quello che crede sia il suo destino. È un uomo moralmente grigio e spietato, ma allo stesso tempo è affascinante e ben scritto. È il migliore per me, punto!

Questo romanzo non è sempre facile da leggere a causa della sua violenza e dei molti trigger warnings presenti: morte, tortura, esecuzioni pubbliche, temi di guerra, peste, abuso di bambini, castrazione maschile ecc.
Se decidete di leggere "Lei che divenne il Sole", siate ben preparati e consapevoli di quello che troverete.

Ho semplicemente amato le ambientazioni e il worldbuilding: molti le hanno paragonate a quello de “La Guerra dei Papaveri” – che io non ho letto: quello che posso dirvi, però, è che nel corso della lettura non si può fare a meno di notare il lavoro minuzioso e la ricerca che c’è dietro la stesura del romanzo. Parker-Chang ha fatto un lavoro egregio e ha ottenuto il suo obiettivo: scrivere un libro che è il mix perfetto tra Storia e fantasy, classico e contemporaneo, tradizione e innovazione. Inoltre ha un ottimo stile di scrittura, di quelli che trasmettono perfettamente pathos, disperazione, insicurezza ma anche gioia, amicizia e amore.

L'unica cosa che non mi è piaciuta molto è la lunghezza dei capitoli: ogni singolo capitolo andava avanti per almeno 15/20 minuti e a volte era troppo. Questa non è necessariamente una cosa negativa - se vi piacciono i capitoli lunghe allora buttatevi a capofitto nella lettura - ma di tanto in tanto mi sono sentita un po' annoiata. Tutto sommato è stata una lettura incredibile (gli ultimi capitoli mi hanno distrutto, dannazione!) e ho trovato intriganti e ben narrati gli schemi politici e i tradimenti tra i personaggi principali e secondari - sì, anche questi continui tradimenti mi hanno distrutta emotivamente sul finale. Non date nulla per scontato mentre leggete questo libro, perché non sapete mai cosa succederà dopo!

Non vedo l'ora di leggere il secondo (e ultimo) libro della duologia e scoprire come continuerà – e terminerà - la storia di Zhu. 

 
VOTO FINALE: 5/5🌟

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